AttualitàVarallo e alta Valsesia
Premio “Fedeltà alla montagna” a Bruno Quazzola, giovane allevatore. LE FOTO
Riconoscimento della sezione Ana Valsesiana consegnato a Carcoforo.

Premio “Fedeltà alla montagna” a Bruno Quazzola, giovane allevatore. Riconoscimento della sezione Ana Valsesiana consegnato a Carcoforo.
Premio “Fedeltà alla montagna” a Bruno Quazzola, giovane allevatore
È Bruno Quazzola il vincitore del premio Fedeltà alla Montagna 2025, consegnato domenica a Carcoforo, alla presenza di tutta la comunità e delle autorità del territorio. Un riconoscimento ricco di significato per i sacrifici compiuti e per l’impegno nel portare avanti un’attività tramandata da generazioni.
Nato e cresciuto in montagna, Quazzola, 32 anni, diplomato perito meccanico, svolge l’attività di pastore insieme alla sua famiglia – padre, madre e sorella – dedicandosi pienamente con passione e impegno. La notizia dell’assegnazione del premio lo ha colto di sorpresa, ma anche di soddisfazione: «Questo premio per me significa molto. Oltre che essere apprezzati e visti, significa essere orgogliosi del lavoro che si svolge. Quando ho ricevuto la notizia, sembrava un fatto surreale, poi mi sono sentito gratificato di tutto l’impegno e il sacrificio impiegato nell’attività che svolgo quotidianamente».
LEGGI ANCHE: Premio “Fedeltà alla montagna” all’ex sindaco di Mollia, appassionato di oggetti antichi

Due giornate di eventi
Il riconoscimento istituito dall’Ana Valsesiana è stato consegnato a Carcoforo, nell’ambito della festa del Premio Fedeltà alla Montagna, che si è svolta in due giornate di celebrazioni: sabato con l’escursione all’Alpe Pianelli, durante la quale Bruno ha offerto ai partecipanti polenta e formaggio, e domenica mattina con la messa e la cerimonia ufficiale di consegna del premio. Un momento carico di emozione per Bruno, che ha visto una grande partecipazione della comunità locale e delle istituzioni.

“Un lavoro che richiede sacrificio, ma bello”
La routine giornaliera che Bruno Quazzola segue con dedizione richiede sacrificio, impegno e una forte capacità di adattamento al territorio e agli imprevisti della vita in montagna: «La mia giornata di lavoro inizia il mattino presto, all’alba, e mi occupo della gestione degli animali, dal pascolo alla mungitura, mentre mia sorella Elena si occupa della trasformazione del latte in formaggio. La giornata di lavoro finisce la sera tardi. È un impegno che richiede sacrificio: devi essere disponibile tutti i giorni, gli animali hanno bisogno di impegno, passione e cura. Mi piace molto portare gli animali al pascolo, quella è la parte migliore».

Accanto al lavoro quotidiano, non mancano le difficoltà dovute al clima: «Il clima fa la sua parte, non sempre c’è sole e bel tempo. A Carcoforo, soprattutto d’inverno, possono esserci dei problemi legati alla neve e al maltempo. Io, la mia famiglia e molti altri allevatori e pastori come me cerchiamo sempre di guardare al positivo e di fare del nostro meglio per dare da mangiare alla valle».

Il sogno? Una stalla moderna
Diplomato come perito meccanico, Bruno ha poi scelto di dedicarsi interamente alla pastorizia, seguendo la passione tramandata dalle generazioni passate. Oggi guarda al futuro con fiducia: «Il mio sogno è quello di creare una stalla moderna, pensando e tenendo conto del benessere degli animali».
Bruno Quazzola non è l’unico giovane che ha scelto la montagna: sempre più ragazzi, spinti dal cambiamento climatico e dallo stress della vita cittadina, si trasferiscono in Valsesia per dedicarsi a pastorizia e agricoltura, riscoprendo le radici e tutelando la biodiversità del territorio.
Continua a leggere le notizie di Notizia Oggi Borgosesia e segui la nostra pagina Facebook





