CronacaVarallo e alta Valsesia
Ricerche sospese per Marino Rabolini: l’angoscia del Cai di Varallo
L’uomo è nella Commissione segnaletica, dal 12 luglio non ci sono più notizie di lui.

Ricerche sospese per Marino Rabolini: l’angoscia del Cai di Varallo. L’uomo è nella Commissione segnaletica, dal 12 luglio non ci sono più notizie di lui.
Ricerche sospese per Marino Rabolini: l’angoscia del Cai di Varallo
Dopo una settimana sono state sospese le ricerche di Marino Rabolini, il 71enne di Legnano disperso sui monti dell’alta Valsessera. Il Soccorso alpino lo ha cercato via terra, e sono stati attivati gli elicotteri e i droni per cercare una traccia. L’ultimo segnale del cellulare proveniva dal monte Cravile, qui si sono concentrate le ricerche. Ma di Rabolini nessuna traccia.
Il pensionato è un esperto escursionista, è molto conosciuto anche in Valsesia. Fa parte della commissione segnaletica del Cai Varallo, è stato impegnato in diverse attività di sistemazione e segnalazione dei sentieri valsesiani. Tanti i messaggi sui social lanciati dagli amici escursionisti sperando che qualcuno possa averlo visto durante l’escursione dello scorso fine settimana.
Non si hanno notizie dal 12 luglio
Marino Rabolini, è un ex dirigente dei Servizi Sociali del Comune di Legnano. Sabato 12 luglio Rabolini aveva raggiunto Bocchetto Sessera. Da qui era sceso con la sua auto, una Honda Jazz di colore scuro, fino alla Casa del Pescatore nel territorio di Valdilana. Si era sentito con un amico escursionista, i due si erano lasciati con la promessa di risentirsi presto. Da quel momento è calato il buio.
Rabolini ha iniziato la sua scalata, passando attraverso gli alpeggi Isolà di Sotto e Isolà di Sopra, verso i 2.384 metri del Cravile, spartiacque tra le valli Cervo e Sessera. È da quelle parti che s’è agganciato per l’ultima volta il segnale del suo telefono cellulare che ormai da diversi giorni risulta spento.
Scatta l’allarme
L’allarme della scomparsa è arrivato soltanto martedì 15 luglio. L’amico non sentendolo al telefono si è preoccupato e ha raggiunto la zona dell’Oasi Zegna. Ha individuato l’auto di Rabolini, era ancora chiusa a chiave. A quel punto ha avvertito le forze dell’ordine e sono partite in serata le ricerche. Nel frattempo arrivava la denuncia di scomparsa anche da Legnano, a presentarla un nipote che si era rivolto ai carabinieri.
Rabolini sembra essere sparito nel nulla. Nessuno sembra averlo incontrato durante l’escursione nel fine settimana. I soccorritori del Soccorso alpino, ma anche carabinieri e vigili del fuoco oltre agli operatori della Guardia di finanza hanno lavorato senza sosta. E’ stato allestito anche un campo base in zona Bielmonte.
Stop alle ricerche
Dopo una settimana di lavoro il campo è stato smontato. Le ricerche verranno riprese se usciranno altri elementi. Una decisione è stata presa di comune accordo da prefettura e da tutte le forze impegnate nella ricerca.
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