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Giocare a calcio senza vedere: l’esempio di Giacomo. LE FOTO
A lanciare la sfida è stato Jack, di Varallo, che a 8 anni perse la vista a causa di una malattia.
Giocare a calcio senza vedere: l’esempio di Giacomo: LE FOTO. Nei giorni scorsi a Quarona è stata proposta una iniziativa speciale.
Giocare a calcio senza vedere: un evento speciale a Quarona
Ad organizzare la manifestazione è stato Giacomo Colombo, Jack per gli amici, 15 anni, insieme al suo papà Roberto.
Jack studia al liceo delle scienze umane di Borgosesia. Quando aveva 8 anni è stato colpito da un tumore che gli ha causato la perdita della vista. E ovviamente ha dovuto ricominciare un passo alla volta a progettare e riscrivere la propria esistenza.
Un cammino fatto di tanti progressi
Nonostante le oggettive difficoltà, Jack non si è mai arreso. E passo dopo passo, anche grazie al supporto della famiglia, ha conquistato traguardi importanti. Tra le passioni a cui non ha mai rinunciato c’è il calcio. «Nel novembre 2022 ho deciso di avvicinarmi al Rg Ticino – racconta -. Ho sempre amato il calcio e ho pensato di rimettermi in gioco con il calcio per ipovedenti. Inizialmente ho fatto una grande difficoltà perché bisogna un po’ prendere dimestichezza con la palla sonora e rimapparsi il campo nella mente, ascoltando le indicazioni dell’allenatore. Oggi va decisamente meglio».
La manifestazione per tutti
Tant’è chedei giorni scorsi a Quarona è stata organizzata un’iniziativa finalizzata a permettere a chiunque di provare come si può giocare a calcio anche senza vedere. Otto squadre si sono sfidate a colpi di calci di rigore, indossando una mascherina agli occhi. Vicino al portiere era presente una figura che segnava acusticamente le dimensioni della porta e il centro dello spazio in cui tirare. Insomma, per un giorno tante persone hanno provato a vivere una esperienza che per alcuni è diventata una consuetudine.
L’esperienza sul campo
A condividere l’esperienza calcistica di Giacomo, è il papà Roberto. «Nel calcio per non vedenti – spiega – i portieri sono invece vedenti: e io mi sono reso disponibile a ricoprire questo ruolo. I primi tempi ho visto mio figlio un po’ in difficoltà con se stesso: non è assolutamente facile ripartire da zero. Ma non lo abbiamo lasciato solo, anzi. Lo abbiamo sempre sostenuto e oggi, grazie alla sua forza, e alla squadra con il presidente Daniele Colognesi, sta ottenendo grandi risultati».
Come funziona il calcio per non vedenti
La squadra non si concentra solo sull’allenamento. «Ci mettiamo in gioco anche con altre squadre ed è sempre un’emozione – evidenzia Giacomo -. Il più delle volte non portiamo a casa grandi risultati, ma l’importante è affrontare le proprie paure, e in squadra provare a vivere le partite per migliorarsi sempre di più».
Come avvicinarsi al gruppo
E così a Jack e al suo papà nei giorni scorsi è venuta in mente una idea. «Abbiamo pensato di proporre una giornata per far provare a tutti il nostro calcio. Gli obiettivi dell’iniziativa sono stati più di uno: aiutare famiglie bisognose, ma anche sensibilizzare la comunità alla nostra disciplina e alla nostra squadra. Non siamo in molti nel gruppo, e se qualcuno volesse venire ad aiutarci, lo accoglieremmo a braccia aperte. Abbiamo bisogno di giocatori ma anche persone che possano provvedere all’accompagnamento. Inoltre siamo alla ricerca di fondi per acquistare sponde per il nostro campo – racconta Roberto, papà di Jack -. Per le persone prive di vista sono fondamentali: quando la palla raggiunge la sponda viene lanciato un segnale che consente meglio di capire come muoversi in campo».
“Un grazie a tutti i volontari”
«Ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito a rendere speciale la giornata di domenica a Quarona, da chi ci ha messo a disposizione il campo a chi si è occupato della preparazione del pranzo – concludono gli organizzatori -. E ovviamente un ringraziamento va ai partecipanti». Chi dunque desiderasse avvicinarsi all’Rg Ticino o dare supporto per l’acquisto delle attrezzature potrà contattare i seguenti numeri: 329.5975.282 oppure 339.7045.922.
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Pol
23 Maggio 2024 at 14:28
bravo. grande commozione provo x queste situazioni, forza sempre e un abbraccio.