Grignasco addio Giuseppe, mancato il giorno del suo onomastico | LA LETTERA

Grignasco addio Giuseppe, mancato il giorno del suo onomastico. Pubblichiamo un ricordo di Giuseppe Colli, mancato nei giorni scorsi a Grignasco all’età di 88 anni. Lo piangono la moglie Emma, il figlio Franco, la sorella Nives, il fratello Gastone, nipoti e parenti.

Grignasco addio Giuseppe, mancato il giorno del suo onomastico

«Il giorno del suo onomastico è mancato Giuseppe Colli, che, con la moglie Emma ed il figlio Franco, abitava al Torchio, nella grande casa che condivideva con la sorella Nives ed il fratello Mauro con la sua famiglia. Eravamo cugini attraverso la mia mamma, ma soprattutto ci legava un grande affetto che era passato attraverso le generazioni. Giuseppe andava spesso a Battistetto a trovare la zia Giulia, che era mia nonna: insieme ridevano con quella spontaneità che viene dal cuore, poiché entrambi avevano un carattere solare, semplice, generoso, che tramutava sempre tutto in bene. Non era l’ottimismo facile dello stolto, ma una grande risorsa che fa vivere e non sopravvivere.

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Giuseppe con la moglie Emma ed il figlio Mauro era vissuto a lungo in Nigeria, dove lavorava come falegname per una ditta di Biella. Il suo rapporto con gli operai di colore era sempre stato improntato al massimo rispetto, tanto che quando con la famiglia prendeva l’aereo per tornare in Italia, compivano riti propiziatori affinché l’aereo non cadesse e potesse rientrare sano e salvo. Quando Mauro doveva iniziare la scuola tornarono in Italia e Giuseppe trovò un impiego a Romagnano.

Il proverbiale buonumore l’aveva accompagnato anche nei momenti più difficili e delicati della sua vita: quando era stato ricoverato in ospedale per un cancro devastante, cercava sempre di aiutare gli altri ammalati, li accompagnava in bagno, controllava il flusso delle flebo ed avvertiva gli infermieri, non si lamentava mai, sapeva sempre alleggerire le situazioni con una battuta di spirito. A Grignasco era molto conosciuto ed amato, perché chiacchierava con tutti, scherzava senza mai eccedere, condivideva gioie e dolori. Il suo cuore affaticato ha ceduto, ma non è mancato l’ultimo sorriso per i suoi cari, quel sorriso buono ed empatico che porterò con me».

Piera Mazzone

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