La piccola Camilla nasce a Pasqua sull’ambulanza ferma a Bornate

La piccola Camilla nasce a Pasqua sull’ambulanza ferma a Bornate. Dopo essere stata accudita al reparto di ostetricia dell’ospedale di Borgosesia è stata dimessa e ora è tra le braccia di mamma Chiara e papà Alessandro nella loro casa a Portula.

La piccola Camilla nasce a Pasqua sull’ambulanza ferma a Bornate

«Avrei dovuto partorire all’ospedale di Biella, dove sono stata seguita durante la gravidanza – racconta la mamma -. Nella giornata di sabato avevo iniziato a sentire delle contrazioni e così avevo deciso di andare in ospedale. Mi hanno fatto il tacciato e monitorato, poi hanno deciso di dimettermi in serata perché le contrazioni non erano regolari, dandomi del Buscopan da prendere anche perché continuavo a sentire dolori forti».
La donna insieme al compagno avevano fatto quindi ritorno in Valsessera, andando a Postua dove abitano i genitori di lei per avere un appoggio. In piena notte però la situazione inizia a complicarsi: le contrazioni si fanno sentire e la donna è debilitata. «Non riuscivo a muovermi – racconta -. E così mio padre ha deciso di chiamare il 118. Erano le 3.30 e sono arrivati in tempi rapidi da Borgosesia». La medicalizzata partita dall’ospedale “Santi Pietro e Paolo” ha cercato di stabilizzare la paziente, procedendo così al trasporto in ospedale.

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Camilla aveva fretta

Ma Camilla aveva fretta di venire al mondo. «Ricordo che eravamo ormai in prossimità del distributore di benzina di Bornate quando ho sentito una forte contrazione – racconta ancora la donna -. A quel punto l’equipe medica ha deciso di fermare l’ambulanza e di far nascere Camilla. Tutto è andato alla perfezione». Una volta che la piccola è venuta al mondo, ha iniziato a strillare. Ma dopo averla messa vicino al petto della mamma si è subito calmata. E così l’ambulanza ha potuto riprendere il viaggio verso l’ospedale. Al pronto soccorso c’era già l’equipe medica di ostetricia pronta ad accogliere mamma e bambina. «Voglio ringraziare davvero di cuore tutto il personale del 118 che è intervenuto e si è preso cura di me e della mia bambina – racconta mamma Chiara -. Sono stati efficienti e super professionali. Ricordo solo il nome dell’autista, Carlo, mi sembra. Ma ringrazio davvero tutti per il loro operato». A Borgosesia poi la mamma ha trovato l’equipe medica del dottor Enrico Negrone che si è presa cura della bimba. «Ho trovato anche qui personale preparato e un reparto davvero accogliente – riprende -. Non ci hanno fatto mancare nulla, hanno gestito anche la situazione di emergenza nel migliore dei modi».

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