Attualità
Mancano medici anche per le persone diabetiche: «Attesa di 18 mesi per la visita»
La carenza di operatori della sanità tocca da vicino anche una categoria di malati tra le più diffuse. «Siamo senza punti di riferimento».
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Mancano medici anche per le persone diabetiche: «Attesa di 18 mesi per la visita». La carenza di operatori della sanità tocca da vicino anche una categoria di malati tra le più diffuse. «Siamo senza punti di riferimento».
Mancano medici anche per le persone diabetiche: «Attesa di 18 mesi per la visita»
«Manca un punto di riferimento stabile per i pazienti diabetici e le visite di controllo sono ogni 18 mesi. Non possiamo andare avanti in questa maniera».
A segnalare la situazione particolarmente delicata è una donna di Crevacuore, L.R. le iniziali di nome e cognome. La donna, che è affetta da diabete come molti altri residenti in zona, deve sottoporsi a controlli periodici. Il problema è che, come accade per i medici di base, i dottori specializzati che vanno in pensione non sempre vengono sostituiti da un’unica figura.
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Si rimpiange Nicoletta Pinna
A causa della riduzione del personale sanitario su tutto il territorio nazionale, Valsesia compresa, ci si trova di fronte a soluzioni che, se da un lato servono per garantire comunque un servizio, dall’altro non sono sempre così congeniali agli utenti.
«Da quando la dottoressa Nicoletta Pinna ha cessato la sua attività, in ospedale a Borgosesia non c’è più un solo medico che ci segue – afferma la valsesserina -. Vengono inviati specialisti da Vercelli, e a rotazione ci si deve confrontare con persone differenti. Il che implica che tutte le volte occorre spiegare dall’inizio i propri problemi e non si ha modo di avere quindi un rapporto stabile come accadeva prima».
Tempi di attesa dilatati
Oltre a questo punto, la paziente mette in luce un ulteriore aspetto. «Le tempistiche per le visite si sono dilatate moltissimo. Già riuscire a prenotare è diventato molto complesso, e poi ti trovi di fronte a situazioni davvero assurde – prosegue -. Io ad esempio avrei dovuto fare una visita a novembre e invece devo aspettare sino a marzo del 2026. E’ normale?»
La donna mette poi in luce un ulteriore aspetto. «Nel caso di particolari urgenze occorre rivolgersi direttamente all’ospedale di Vercelli – evidenzia -. Io per esempio ho la fortuna di poter contare su una figlia che, compatibilmente alla sue possibilità, mi può aiutare a raggiungere il Sant’Andrea. Ma chi non ha la possibilità di avere un parente o un amico che aiuta, come fa? Pensare di appoggiarsi a medici privati si può anche fare, il problema è che per certi dispositivi sanitari occorre proprio esser seguiti dagli organi specifici della sanità pubblica, altrimenti non si riesce a ricevere quanto previsto».
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