«Non fate morire Sogni di pietra». Appello per la rassegna

«Non fate morire Sogni di pietra». Appello per la rassegna. Dopo qualche anno l’iniziativa corre il rischio di non poter essere organizzata. A esprimere le considerazioni sono Gualtiero Frova, Marina Doria e Lodovico Ferrari.

Un appello per salvare la rassegna di poesia “Sogni di pietra”

«Il concorso nazionale “Sogni di pietra”, nato nel 2015 da un’intuizione di Gae Valle per dare lustro alla Valsesia e portato avanti non senza difficoltà, dopo soli otto anni potrebbe chiudere i battenti. Il concorso riscuote un buon successo sin dalla prima edizione svoltasi a Carcoforo; negli anni successivi si sposta a Campertogno per cinque anni, a Serravalle per due e infine a Borgosesia.
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A ogni edizione “Sogni di pietra” diventa più seducente, oltre ai premi assoluti vengono introdotti premi speciali per la montagna e per il miglior poeta valsesiano, senza dimenticare il percorso poetico, unico in Italia, dove vengono esposte le prime trenta poesie classificate, tant’è vero che poetesse e poeti provenienti da tutte le regioni sono sempre più numerosi. Il possibile epilogo del concorso porterebbe “Sogni di pietra” a cessare di essere un polo attrattivo per coloro che amano la poesia, di portare un po’ di sana cultura in Valsesia e far scoprire il nostro territorio a chi non lo conosce. Con questa lettera chiediamo che “Sogni di pietra” ritorni a essere una realtà e continui a vivere».

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