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Ogni giorno 13 corse: così si vuole riaprire la ferrovia Novara-Varallo
Ecco il progetto presentato in Regione, coincidenze per Milano e con i bus per l’alta Valsesia.

Ogni giorno 13 corse: così si vuole riaprire la ferrovia Novara-Varallo. Ecco il progetto presentato in Regione, coincidenze per Milano e con i bus per l’alta Valsesia.
Ogni giorno 13 corse: così si vuole riaprire la ferrovia Novara-Varallo
Tredici treni al giorno tra Novara e Varallo e fermate in tutte le stazioni. E’ questo il progetto per riattivare la linea sospesa. Un servizio quindi non solo per i pendolari, ma pensato anche per i turisti che vorranno raggiungere l’alta Valsesia con i mezzi pubblici coordinando anche i collegamenti bus.
Il vice sindaco di Varallo Eraldo Botta ha presentato il progetto nelle scorse settimane agli amministratori dei territori che si affacciano sulla linea. L’architetto Sergio Farassini aveva ricevuto il mandato di programmare gli orari per arrivare in tempi rapidi da Novara a Varallo per allacciarsi alle coincidenze con Milano e Torino.
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L’appoggio del territorio
Pieno appoggio al progetto da parte degli amministratori. Katia Bui, sindaco di Grignasco: «Sin dall’inizio mi sono battuta per la riattivazione. Abbiamo tutte le carte in regola per riportare il servizio».
A Romagnano Alessandro Carini pensa anche alla riattivazione della Arona-Santhià: « A Romagnano arriva l’unico treno operativo sulla linea, il merci che rifornisce ogni settimana di materia prima la Kimberly. La nostra stazione è poi un incrocio strategico perché da qui passa anche la Santhià-Arona, altra linea di cui speriamo la riattivazione».
Il piano orario
Si tratterebbe di un servizio cadenzato, con una media di una corsa all’ora. La percorrenza è di 50 minuti. Il primo treno da Varallo verso Novara dovrebbe partire alle 6, con arrivo alle 6,50 nel capoluogo, dove ci sarebbero le coincidenze alle 7,05 per Milano e alle 6,56 per Torino; la seconda corsa da Varallo è fissata alle 6,54, la terza alle 7,43, poi alle 8,43, 10,43, 12,43, fino all’ultimo treno in partenza dall’alta Valsesia alle 19,43. Da Novara la prima corsa è alle 7,15, poi alle 8,15, sino all’ultima delle 22,15.
«E’ stato fatto uno studio serio – spiega Botta – che permette ai pendolari e anche ai turisti di raggiungere la Valsesia in tempi rapidi con un percorso di 50 minuti da Novara, molto più veloce rispetto all’automobile. La media del viaggio in questo caso è di un’ora e mezza».
Il collegamento dei bus
Ma con l’avvio della linea ferroviaria Novara-Varallo l’obiettivo è di prevedere anche un collegamento bus che parta dalla stazione di Varallo per proseguire verso Alagna.
Il turista che vorrà spostarsi soltanto con i mezzi potrà partire dalle stazioni ferroviarie Torino o Milano, raggiungere Novara, da qui in 50 minuti sarà a Varallo con il treno per poi raggiungere la località turistica prescelta con il bus di linea senza dover spostare l’auto.
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Fiorella Cingolani
16 Maggio 2024 at 9:53
Sono di Milano e veniamo volentieri in Valsesia e il treno sarebbe molto comodo non solo per noi ma anche per gli amici che approfitterebbero di questo mezzo molto più comodo! Fiorella Cingolani Brambilla
Ortensio Fiorito
16 Maggio 2024 at 12:35
…e se poi ci fosse anche l’opportunità di far salire le bici (con magari, perchè no, la possibilità di ricarica per le e-bike) sarebbe la ciliegina sulla torta ☺.
Gianni Bottinelli
16 Maggio 2024 at 14:03
DEO GRATIAS! È una notizia fantastica con la logica dello sviluppo, che permette a lavoratori, studenti, turisti e gente comune di raggiungere in modo sicuro la montagna e le città . Evviva
Ora aspettiamo l’attuazione di tutto ciò
Ezio Alessandro Susella
16 Maggio 2024 at 16:47
Finalmente si potrà raggiungere Varallo da Torino!!!…e viceversa…
Ezio Alessandro Susella
16 Maggio 2024 at 20:27
Finalmente si potrà raggiungere Varallo da Torino!!!…e viceversa…
valentino
16 Maggio 2024 at 20:28
beh, bello tutto x chi piace la montagna, e x chi piace il mare ?
da qui in liguria in 2 ore ci arrivo in macchina, invece in treno è un incubo, sveglia al mattino alle 5 x prendere i treno alle 6 se tutto va bene sennò picche, poi fai una oh 2 coincidenze, e arrivi a genova verso le 10,30 ( deve filare liscio ) sennò arrivi alle 12, poi altra mezzora x la destinazione e ti mangi mezza giornata x un viaggio di appena 150, oh 200 km.
usare il pulman fuori stagione non esiste, oh meglio scomodo se c’è, forse verso il ponente, e x chi va al levante ?
mah , usiamo la macchina, è comodo, veloce è pure indipendente
Peppe
17 Maggio 2024 at 8:01
Qui si parla di Valsesia, un posto dimenticato da qualsiasi mezzo pubblico. Il treno a queste modalità è ORO COLATO. Basta benaltrismi.
valentino
17 Maggio 2024 at 17:44
risposta vaga e dittatoriale, ma non ha capito una cippa, x lei peppe ragiona a chi non capisce il dialetto sta a cà tua, ecco è il suo esempio di come si esprime, e non ha capito di che cosa ho scritto io, se leggi bene, ho scritto che è bello l’iniziativa, e quindi vuol dire che non sono andato contro la valsesia, ma non tutti sono quelli che piace la montagna, ci sono quelli che piace andare al mare, è FAREBBE, comodo anche un servizio aggiuntivo e comodo x la liguria, che a sua volta anche i liguri piacerebbe venire qui in valsesia, e si valorizza meglio il turismo, ma lei non ha capito che cosa è il turismo, non sa nemmeno cosa sia la cordialità, il buon sevizio e altro, in liguria anche in inverno è bello e gira molto in qualsiasi periodo dell’anno, in valsesia che io non vado mai, ma ci vivo, i tuoi paesani, alcuni HANNO sempre parlato male x il mal servizio che offre, se vai in trentino, il turismo è un fiore all’occhiello e gira molto bene tutto l’anno, ma e sempre montagna è ? allora forse è lei che e disperato di carattere, ma ha sempre modo di crescere culturalmente che c’è spazio x tutti, ci sono le scuole dell’ospitalità, di come funziona il servizio di come si stimola le idee sul turismo,lei ha bisogno di stimolare le molecole cervicali, che si impegni nelle letture e scuole del turismo !!
HA CAPITO PEPPE ???!!!
si lavi però al mattino quando esce di casa eh, sennò….. !
Peppe
17 Maggio 2024 at 8:02
Qui si parla di Valsesia, un posto dimenticato da qualsiasi mezzo pubblico. Il treno a queste modalità è ORO COLATO. Basta benaltrismi.
silvio giubertoni
17 Maggio 2024 at 8:51
Bisognerebbe conoscere il “piano “nei dettagli, ma certo la proposta di 13 coppie di corse al giorno non è sostenibile sul piano economico : non ci sarebbe l’utenza necessaria a coprire i costi , né tantomeno un numero di corse così alto servirebbe al territorio ; basta guardare i dati di utenza ante sospensione.
Dietro tele proposta non ci sta quasi certamente nessuno studio ma solo la voglia di far credere di aver fatto qualcosa in chiave elettorale. Come al solito da dieci anni.
silvio giubertoni
18 Maggio 2024 at 9:45
Sulla base dello studio che L’Agenzia per la Mobilità Regionale ha redatto nel 2017 , disponibile su internet. Perché non si è fatto altrettanto da parte dei sindaci ? E’ un segreto di stato o non c’è un bel niente ?
Fra l’altro si tratta solo di una richiesta che negli anni addietro la regione ha più volte respinto.
E’ veramente stomachevole la mancanza di un minimo senso del pudore da parte dei sindaci e della regione che ad ogni tornata elettorale riaprono il tema (molto sentito dalla gente e giustamente perché ne va del futuro del territorio) in modo vigliaccamente sibillino., e quel che è peggio ,sono creduti.
È proprio vero che in democrazia ogni popolo ha i governanti che si merita.
Laura
17 Maggio 2024 at 9:14
Sono solo soldi buttati ,i treni che passavano a Gattinara erano vuoti 3 o 4 persone all giorno
Ennio
17 Maggio 2024 at 15:28
No, realtà vissuta per decenni, gli orari “scolastici” erano spesso senza posti a sedere.
forse con alcune corse un pò vuote lungo la giornata, ma per es. quelle per andare e tornare dal lavoro, cioè negli orari da pendolari, erano abbastanza piene.
Non posso parlare per gli ultimi 25 anni, forse molti soprattutto pendolari non avevano orari ben studiati, e si ricorreva all’auto.
Poi la Santhià Arona è scomparsa e la ferrovia è invasa da rovi e robinie.
Di fondamentale importanza se si ripristina, sarà avere orari VERAMENTE studiati bene, per riempire i treni per studenti e pendolari, con orari che sabato e domenica devono essere diversamente modulati in funzione gite e vacanze.
Non dimentichiamoci infine dei passaggi a livello, es Gattinara vicino alla stazione, gestiti in modo antidiluviano, le sbarre cadevano 8 minuti prima del passaggio del treno.
Quante code proprio per andare al lavoro, in auto perché col treno ci avrei messo tre volte…
purtroppo non ho molta fiducia che in ffss siano cambiati i “cervelli” perché ancora oggi mi capita di fare lunghe attese, es al passaggio tra Carisio e Santhià, anche 10 minuti, due volte negli ultimi 20 giorni.
Idem a Rovasenda. minuti e minuti…
Purtroppo le teste sono ancora le solite…
Francesco Ticozzelli
19 Maggio 2024 at 19:59
condivido
PEPPONE
17 Maggio 2024 at 9:37
Sempre che non sia solo la solita campagna elettorale