Seguici su

Attualità

Ricercatore di Borgosesia inventa le mascherine salvavita

Pubblicato

il

Ricercatore di Borgosesia inventa le mascherine salvavita. Le maschere “full face” per snorkeling saranno a disposizione dell’ospedale di Borgorose a per curare i malati di Covid-19. Ad adattarle è stato Massimo Temporelli, fisico, imprenditore e divulgatore scientifico nato a Borgosesia e che ha vissuto a lungo a Ghemme, prima di trasferirsi in Lombardia.

Ricercatore di Borgosesia inventa le mascherine salvavita

LEGGI ANCHE Coronavirus Valdilana: dal Comune tre mascherine per ogni famiglia | VIDEO

Tutto è partito con una telefonata arrivata a Temporelli da Nunzia Vallini, la direttrice del Giornale di Brescia con il quale collabora per la divulgazione nelle scuole della cultura Industry 4.0 (tra cui la stampa 3d). «Mi ha spiegato che era una urgenza – racconta -. In un ospedale di Brescia le valvole per uno strumento di rianimazione stavano finendo e il fornitore non poteva fornirgliele in tempi brevi. Sarebbe stato un danno incredibile, alcune persone forse avrebbero perso la vita. E dunque, mi chiedeva: è possibile stampare 3d questa valvola?». Temporelli si è messo subito al lavoro coinvolgendo alcune Fablab di Milano e Brescia. E così «un’azienda della zona (grazie all’immediata disponibilità di Cristian Fracassi e Alessandro Ramaioli) ha portato una stampante 3d direttamente in ospedale e in poche ore ha ridisegnato e poi prodotto il pezzo mancante».

La Fondazione Valsesia

Adesso queste maschere saranno a disposizione anche dell’ospedale di Borgosesia. La Fondazione Valsesia si è subito interessata per mettere a disposizione questo strumento a disposizione dell’Asl, grazie all’interessamento di Davide Franchi che ha preso contatti con Temporelli.

TUTTI INSIEME FACCIAMO SENTIRE LA NOSTRA VICINANZA A MEDICI, INFERMIERI E VOLONTARI: MANDACI UN MESSAGGIO, FOTO O DISEGNO: LO PUBBLICHIAMO SU NOTIZIA OGGI

Continua a leggere le notizie di Notizia Oggi Borgosesia e segui la nostra pagina Facebook

1 Commento

1 Commento

  1. Marco De Antoni Ratti

    1 Aprile 2020 at 15:25

    Se non fosse che le fonti sono https://www.medaarch.com/coronavirus-a-brescia-si-usa-la-stampa-3d-per-riprodurre-le-valvole-a-tempo-di-record/33296 e la BBC (https://www.lonati.com/news-e-eventi/rassegna-stampa-internazionale-valvole-3d), verrebbe il dubbio che la stampa stesse prendendo per il DERETANO l’opinione pubblica italiana.

    Dov’è la forma di una valvola? lì pare di vedere una spingarda per gli scopi più vari. Dov’è un video dimostrativo? perchè il processo produttivo -se davvero esiste- non viene reso pubblico in modo tale da renderlo replicabile da parte di altre aziende.

    Perchè in un momento di emergenza si dovrebbe prestare attenzione al copyright dei produttori della valvola anzichè REQUISIRNE brevetto e modello 3D per consentire ad altre aziende di aumentare l’offerta di tale prodotto?

    Se si trattasse di una mera operazione di immagine, sarebbe veramente penosa e di cattivo gusto. speriamo di no e che le cose si muovano in un altro verso.

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *