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Romagnano non aumenta tasse e imposte nonostante il “buco” da ripianare

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Romagnano non aumenta tasse né tariffe dei servizi: approvato il bilancio di previsione 2021.

Romagnano non aumenta le tasse

Nessun rialzo per tasse, imposte e servizi: è stato approvato a Romagnano il bilancio di previsione 2021. «Un risultato decisamente positivo – spiega l’assessore al bilancio, Elena Scolari -, considerato che il nostro bilancio comunale ha un piano di rientro da rispettare». Lo scorso anno infatti era emerso un “buco”, risalente alla gestione 2017 e 2018, quindi alla precedente amministrazione, pari a 1,4 milioni di euro; l’ammanco era stato imputato ad errori tecnici. Ora Romagnano è alle prese con un piano di rientro dal deficit che impegnerà il Comune fino al 2022. «Non possiamo ancora investire per via del rientro – prosegue Scolari – ma il fatto di aver trovato le risorse per non andare ad incidere sui romagnanesi è positivo. Il bilancio di previsione prevede inoltre la riattivazione di servizi e l’assorbimento di ulteriori costi. L’aumento del costo della refezione scolastica – spiega Scolari – viene completamente assorbito dall’amministrazione comunale e non inciderà sulle famiglie. Inoltre, se le norme per la pandemia lo permetteranno, verrà riattivato il servizio dello scuolabus a partire dal mese di settembre 2021».

Riduzione della tari

Ulteriori risparmi, a cui a cui l’amministrazione sta lavorando, consentiranno di venire incontro a quelle attività economiche particolarmente penalizzate dalla pandemia, attraverso la riduzione della Tari. «Non solo non abbiamo aumentato la pressione fiscale – spiega Scolari -, ma abbiamo mantenuto le stesse aliquote Imu degli anni precedenti, ferme dal 2014. Già l’anno scorso abbiamo optato per non applicare la quota della Tasi all’Imu, lasciando al 9 per mille quella ordinaria sui fabbricati non di categoria D, nonostante fosse conclamata la nostra difficoltà economica».
L’amministrazione guidata dal sindaco Alessandro Carini continuerà anche a lavorare affinché vengano portati nuovi investimenti sul territorio, «dei quali si cominciano a vedere i primi frutti, anche a seguito del completamento del piano su via Novara – precisa Scolari -. Anche altri settori, nonostante la difficile situazione, sembrano interessati ad avviare investimenti sul nostro territorio. Non si tratta, dunque, solo di “far quadrare i conti”, ma di lavorare sulle infrastrutture, sulla cultura e sulle “cose belle” per portare nuove agevolazioni e nuovi interessi. L’amministrazione comunale deve ascoltare chi vuole investire per cercare di alleggerire il più possibile tutti gli iter burocratici che spesso rallentano o addirittura scoraggiano gli imprenditori».

Il fondo cassa

Un altro risulto importante è stato sicuramente il fondo cassa. «Siamo riusciti ad avere un fondo cassa decisamente positivo al 31 dicembre 2020, abbattendo così gli interessi sull’anticipazione di tesoreria, un problema – sottolinea Scolari – che per il Comune di Romagnano era diventato sistematico da anni. Ciò dimostra che sulla base di una gestione oculata e continuamente monitorata, è possibile garantire livelli di efficienza e di efficacia, eliminando in breve tempo emergenze finanziarie inadeguate per Romagnano e che si procrastinavano da troppo tempo. Non possiamo dire di aver riequilibrato il bilancio, sappiamo che c’è ancora molto da perfezionare, ma stiamo lavorando per farlo».

 

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