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«Automobili come in pista». Allarme dalla frazione Guardella
La segnalazione di un residente: c’è chi pensa di essere alla partenza del Gran premio.
«Automobili come in pista». Allarme dalla frazione Guardella. La segnalazione di un residente: c’è chi pensa di essere alla partenza del Gran premio.
«Automobili come in pista». Allarme dalla frazione Guardella
«Il semaforo alla Guardella? Serve poco. C’è chi pensa di essere alla partenza del Gran Premio di Montecarlo e al semaforo verde sgasa tutto quello che ha. Ho pure visto sorpassi tra auto e moto». Bruno Venara ha la casa proprio all’altezza di una curva e negli anni già qualche auto è andata a impattare contro il muro di casa.
«Ho paura di trovarmi qualcuno in salotto»
«Il problema della velocità qui è noto da anni – riprende -. E in effetti non a caso hanno messo il semaforo che rallenta le auto». Problema risolto? «Manco per sogno. Ormai questo tipo di dispositivo gli automobilisti furbi lo hanno capito: basta che si fermino al rosso. Peccato che poi quando scatta il verde ingranano la prima e partono come se fossero in un autodromo». Venara quando è in casa sente sfrecciare le auto. «A volte ho paura di trovarmi qualcuno in salotto».
Semafori e fotocellule non servono
E il problema della velocità lo ha segnalato da tempo. «Ho chiamato i carabinieri, la polizia locale di Borgosesia, anche la Polstrada di Varallo per far presente la situazione – riprende -. Cosa chiedo? Di fare controlli. Vengano a fare qualche posto di controllo. Quando gli automobilisti sanno che una strada è presidiata allora forse iniziano a mettere un po’ di sale in zucca e la smettono di correre. Non possiamo affidarci a semafori e fotocellule. Le persone se non vengono beccate sul fatto mica capiscono che devono darsi una regolata. Spero che il mio appello non cada nel vuoto. Capisco che le strade sono tante e il personale è risicato, ma la velocità alla Guardella non è solo un mio capriccio».
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Un pericolo anche per i ciclisti
Si tratta anche di un grande pericolo per i ciclisti. La strada infatti è frequentata anche da diversi ciclisti. Chi si sposta tra Valsessera e Borgosesia e viceversa in bici deve per forza passare dalla Guardella, infatti i ciclisti non possono passare dalla strada di Azoglio. Non si può aspettare che avvenga un incidente. I ciclisti rischiano ogni giorno di essere travolti da auto che passano a velocità folli.
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Cinzia
26 Giugno 2024 at 13:24
Bravo Bruno, anche per me e non solo, c’è lo stesso problema! Io abito in Corso Valsesia a Bornate e, la situazione è la stessa , se non peggio! E cosa si e’ fatto praticamente nulla. Posizionato un semaforo che è sempre verde, alla fermata degli autobus perché è su chiamata ……posizionati dei dissuasori ( se così si possono chiamare) con la faccina che in base alla velocità piange o ride ! La velocità non viene mai rispettata… soldi buttati al vento ( e questo si che mi fa piangere!??) strisce pedonali che non vengono rispettate! Anzi se qualcuno si ferma per far attraversare le persone , la macchina/e che sono dietro suonano o addirittura sorpassano… l’ho visto coi miei occhi … io ho il balcone che si affaccia sulla strada !! La situazione è da anni così , ed è sempre peggio … e dire che di incidenti più o meno gravi ne sono successi tantissimi… tutto rimasto uguale… per una strada che non puo’ più sopportare un traffico di questo genere! Ma sembra che a nessuno interessi la vita delle persone !!
Zio Paul
27 Giugno 2024 at 9:21
Scusate se approfitto dell’articolo (che apprezzo ed ahimè condivido) in quanto si cita la Guardella, qualche buona persona “dai capelli d’argento” si ricorda dove precisamente era ubicata la storica “pista di motocross” degli anni ’60/’70, di cui spesso mi parlava mio papà? Vi ringrazio ☺