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Borgosesia festeggia i 103 anni del falegname Galloppini

Un traguardo raggiunto benissimo: l’uomo ricorda tutto, si tiene informato, e non rinuncia al telegiornale.

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Borgosesia festeggia i 103 anni del falegname Galloppini. Un traguardo raggiunto benissimo: l’uomo ricorda tutto, si tiene informato, e non rinuncia al telegiornale.

Borgosesia festeggia i 103 anni del falegname Galloppini

Un altro compleanno speciale per lo storico falegname di viale Rimembranze a Borgosesia. L’altra domenica Giovanni Galloppini è stato festeggiato da familiari e amici per i suoi 103 anni. Un traguardo raggiunto benissimo: Giovanni ricorda ancora tutto, si tiene informato, e all’ora di pranzo non rinuncia al telegiornale.

Nato il 26 gennaio 1922 ad Agnona, che ai quei tempi era ancora comune autonomo, Galloppini si è poi trasferito a Borgosesia per ragioni di lavoro. E vi è rimasto ad abitare anche dopo il matrimonio, celebrato nel 1947 con Angela Tamone. Dall’unione sono nate le figlie Bruna e Silvana.
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In azienda fino a 70 anni

Giovanni Galloppini ha avviato da giovane l’azienda, portandola avanti sino ai settant’anni quando ha raggiunto la pensione, una attività nel settore della falegnameria. «Per papà era molto più di un lavoro, era una autentica passione – dice la figlia Bruna -, l’ha sempre seguita con grande interesse e attenzione».

Anche se ha difficoltà a camminare e qualche problema di vista, il centenario vuol sempre mantenersi informato su tutto ciò che accade: «Nonostante faccia fatica a vedere bene, dopo pranzo segue il telegiornale, per lui è sufficiente ascoltare le notizie».

Dato per disperso in guerra

La vita di Galloppini è stata segnata dagli anni trascorsi in guerra, lontano da casa dal 1941 al 1945, combattendo nella campagna in Grecia: «Per molto tempo non arrivarono sue notizie, e la sua famiglia lo aveva dato per disperso – prosegue la figlia -. Invece, dopo un breve passaggio in Emilia Romagna, tornò a casa. Dai suoi racconti, sappiamo che il ritorno è stata una festa per tutto il paese».

Per il compleanno del decano è stata organizzata una festa di compleanno: «Nonostante papà faccia fatica a camminare non ha voluto rinunciare – conclude la figlia -. E non ha rinunciato nemmeno a gustare una fetta di torta. Era contento, chiedeva notizie a tutti i presenti. Anche se era stanco, non ha voluto andare a riposare prima che l’ultima persona fosse andata via».

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