Borgosesia e dintorniCronaca
Giovane di Quarona condannato dopo la tentata rapina a Borgosesia
Il giudice gli ha comminato due anni e mezzo di reclusione. Il fatto nel mese di marzo.

Giovane di Quarona condannato dopo la tentata rapina a Borgosesia. Il giudice gli ha comminato due anni e mezzo di reclusione. Il fatto nel mese di marzo.
Giovane di Quarona condannato dopo la tentata rapina a Borgosesia
Aveva minacciato di morte un negoziante del centro di Borgosesia nel tentativo di rapinarlo, ma la reazione della vittima lo aveva costretto alla fuga. Per quei fatti, e per una serie di episodi di violenza avvenuti in ambito familiare, un 21enne residente a Quarona è stato condannato dal tribunale di Vercelli a due anni, sei mesi e venti giorni di reclusione.
La sentenza è arrivata al termine di un processo celebrato con rito abbreviato, che ha comportato lo sconto di un terzo della pena. Le accuse contestate sono tentata rapina, maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale. Il giovane si trova attualmente agli arresti domiciliari.
L’assalto al canapa shop
Il primo episodio risale allo scorso mese di marzo, quando nel tardo pomeriggio il 21enne si era presentato all’interno di un canapa shop di via XX Settembre, a Borgosesia, con il volto mascherato da una stoffa e dal cappuccio della felpa. Armato di coltello, aveva minacciato il titolare per farsi consegnare l’incasso, senza curarsi della presenza di un cliente nel negozio.
Contrariamente alle aspettative dell’aggressore, il commerciante aveva reagito impugnando un bastone e inseguendolo, costringendolo alla fuga. Scattato l’allarme, i carabinieri della stazione di Borgosesia e del Nucleo radiomobile, grazie alle indicazioni fornite, erano riusciti a rintracciare e identificare il giovane poco dopo.
Gli altri reati
Oltre alla tentata rapina, il 21enne è stato condannato anche per maltrattamenti in famiglia ai danni dei genitori. Secondo quanto emerso nel corso del processo, nella scorsa primavera si sarebbero verificati diversi episodi di tensione all’interno dell’abitazione familiare, durante i quali il giovane avrebbe minacciato il padre e la madre, in alcune occasioni brandendo un bastone e arrivando persino a minacciare di dare fuoco alla casa.
In più circostanze era stato necessario l’intervento dei carabinieri per riportare la calma. In uno degli episodi il 21enne era uscito di casa con un bastone in mano, minacciando anche i militari, che erano stati costretti a immobilizzarlo e ad ammanettarlo. Per questo fatto è scattata anche l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale.
Nel procedimento, celebrato a Vercelli con rito abbreviato, non è stata presentata alcuna costituzione di parte civile.
Foto d’archivio
Continua a leggere le notizie di Notizia Oggi Borgosesia e segui la nostra pagina Facebook





