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Cronaca

Gattinara, ladri di ruote mettono in difficoltà i servizi assistenziali

Gli operatori del “Casa” si sono ritrovati una Panda fuori uso. Furto denunciato ai carabinieri.

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Gattinara, ladri di ruote mettono in difficoltà i servizi assistenziali. Gli operatori del “Casa” si sono ritrovati una Panda fuori uso. Furto denunciato ai carabinieri.

Gattinara, ladri di ruote mettono in difficoltà i servizi assistenziali

Brutto ritorno al lavoro dopo la pausa di Pasqua per gli operatori del Casa, l’ente socio-assistenziale che ha sede a Gattinara. Il consorzio è punto di riferimento di numerosi Comuni del circondario e pertanto necessita di un parco auto per svolgere i servizi. Ma qualcuno, probabilmente nella notte tra sabato e domenica, ha pensato di appropriarsi delle gomme e dei cerchi di una Fiat Panda parcheggiata davanti alla sede di viale Marconi insieme ad altre auto.

Per togliere le ruote, i ladri hanno tenuto l’auto sollevata con mattoni e legni. Ed è così che è stata roitrovata martedì mattina.

Le difficoltà del consorzio

«Essendo il consorzio chiuso – racconta la dottoressa Valeria Artuso del Casa -, sono stata contattata da un collega che mi raccontato l’accaduto. Ho allertato le forze dell’ordine, che mi hanno detto di esser già al corrente». Una sola auto è stata presa di mira. «Confermo che solo un veicolo è stato coinvolto dal gesto – precisa -. Questo fatto però ha creato non poche difficoltà».

«Rubando gli pneumatici, l’auto è stata inutilizzabile e l’altro giorno abbiamo dovuto impegnarci moltissimo per garantire tutti i servizi, pur avendo un veicolo in meno. Senza contare che ora dovremmo affrontare una spesa imprevista per l’acquisto di nuovi pneumatici. Si tratta di contributi che potevamo utilizzare per la collettività, e invece li dovremo impiegare per mettere una pezza al danno».

Mai accaduto un fatto del genere

Il Casa negli anni è diventato un vero punto di riferimento per progetti di interesse sociale che mirano ad accompagnare e migliorare la vita della popolazione che risiede nella zona della Bassa Valsesia. «Questa è la prima volta che veniamo colpiti da un gesto del genere – conclude Artuso -. Ci auguriamo che sia anche l’ultima».

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