Monte Tovo il rifugio anche per chi ha difficoltà a camminare

Monte Tovo il rifugio migliora l’accessibilità alla struttura.

Monte Tovo il rifugio avvia un progetto inclusivo

Il rifugio Gilodi-Ca’ meja sul monte Tovo si prepara a diventare un rifugio “aperto a tutti”. È partito il progetto per migliorare l’accessibilità della struttura, rendendolo fruibile anche a chi ha difficoltà a camminare, un obiettivo che l’associazione Pro monte Tovo persegue con il sostegno della Fondazione Valsesia che ha aperto una apposita raccolta fondi.

Accessibile a tutti

L’idea di base è di adeguare l’area del rifugio con percorsi protetti e servizi, per renderlo accessibile alle persone con problemi di mobilità e disabilità. Interventi che permetteranno di superare le limitazioni che sinora hanno reso difficile raggiungere il rifugio del Tovo a chi è costretto su una sedia a rotelle o anche solo ha difficoltà nel camminare.
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In progetto una passerella

Il progetto prevede di sistemare il parcheggio e di realizzare una passerella che porti sino all’ingresso del rifugio, di adeguare l’ingresso e la struttura. Gli interventi non saranno ovviamente invasivi, ma calati nell’ambiente in modo da renderli un valore aggiunto. Se si rispetteranno i tempi programmati si inizieranno i lavori entro un anno.

Aperta una raccolta fondi

A collaborare al progetto “Cà Meja un rifugio per tutti” è la Fondazione Valsesia che da inizio anno ha aperto un fondo per raccogliere offerte e contributi necessari a finanziare gli interventi. Alla finalità sono state anche dedicate alcune iniziative, come la serata teatrale del carnevale di febbraio.

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