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Salta la vendita Sanac: futuro in bilico per l’azienda di Gattinara

ll paradosso: un’azienda sotto il controllo dello Stato non riceve più ordini da Acciaierie d’Italia, che è partecipata dallo Stato.

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Salta la vendita Sanac: futuro in bilico per l’azienda di Gattinara. Il bando per la vendita è andato a monte e le  commesse da Acciaierie d’Italia continuano a non arrivare: insomma, una novantina di persone si trovano in una situazione di difficoltà.

Salta la vendita Sanac

I commissari straordinari potrebbero decidere per un quarto bando, ma intanto il tempo passa, le incertezze aumentano e la cassa integrazione prosegue. Risposte dal Governo non sembrano arrivare.
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Situazione paradossale

Della questione Sanac se ne è parlato anche al quarto congresso della Filctem Cgil dove erano presenti i delegati della Sanac, azienda che produce refrattari principalmente per il settore dell’acciaio e che ha sedi su tutto il territorio nazionale. In particolare Savona, Gattinara, Massa Carrara e Cagliari. Il principale cliente è stato per decenni l’Ilva. Dopo la confisca delle aziende di proprietà dei Riva, lo Stato ha affittato questi stabilimenti al gruppo Arcelor Mittal – poi Acciaierie d’Italia – che si impegna ad acquisire anche la Sanac, ma proroga di continuo l’acquisizione.

Il credito nei confronti di Acciaierie

Inoltre la Sanac – che nel frattempo è in amministrazione straordinaria – vanta un credito nei confronti di Acciaierie di 20 milioni. Dal maggio 2021, però, non riceve più commesse da Acciaierie, per cui la produzione è notevolmente diminuita. Una delle vertenze più importanti e impegnative degli ultimi anni per la Filctem Cgil
«Anche il terzo bando d vendita non è andato a buon fine – ha spiegato durante l’incontro Alan Orso Manzonetta, delegato Sanac dello stabilimento di Gattinara-. I lavoratori sono demoralizzati davanti a questa situazione, si sono sempre dimostrati efficienti aiutando l’azienda. Il Ministero non dà certezze sulle commesse». Nel sito di Gattinara lavorano 90 dipendenti, oltre.

Problema commesse

Il problema, oltre alla mancata acquisizione, sono le mancate commesse. Fino al maggio 2021 l’ex Ilva poi Acciaierie d’Italia garantiva il lavoro, ma da allora tutti gli ordini sono stati bloccati.
La storia è abbastanza paradossale: da una parte c’è Sanac, azienda in amministrazione straordinaria sotto il controllo dello Stato, che non riceve ordini da Acciaierie d’Italia, azienda partecipata dallo Stato tramite Invitalia. «In pratica una azienda dello Stato ne affama un’altra sempre controllata dallo Stato», ha spiegato bene uno dei sindacalisti durante il congresso Cgil. E tra i delegati c’è chi teme anche un blocco della produzione.

 

 

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