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Volontari Quarona: quattrocento consegne in casa di chi non può muoversi

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Volontari Quarona durante l’emergenza sanitaria: dalla spesa alle commissioni in banca.

Volontari Quarona nei giorni del virus

Volontari in campo a Quarona per aiutare i cittadini a fare fronte alle incombenze nel periodo dell’emergenza sanitaria. Un compito particolarmente importante soprattutto nella fase più restrittiva per consentire di restare a casa e mantenersi lontani da rischi di contagio. Con le disposizioni meno stringenti, da inizio mese l’attività è diminuita, anche se resta attiva per dare un aiuto alle persone anziane che hanno difficoltà a spostarsi in autonomia. Sono stati una cinquantina i quaronesi che si sono messi a disposizione per consegnare la spesa a domicilio e i farmaci nelle settimane in cui era espressamente richiesto di non uscire da casa. E ancora per trasporti in ospedale (per consegnare ricambi di vestiti a pazienti ricoverati che non potevano ricevere visite), ritiro analisi, accompagnare in banca a Borgosesia (con la chiusura di uno degli istituti del paese), per distribuire mascherine e le “beatine” nel giorno della Beata Panacea.

Slancio di altruismo

A coordinare il gruppo è stato Valter Colla: «Sicuramente una bella esperienza – riconosce -, sia dal punto di vista personale che collettivo. Si è visto uno slancio di altruismo da parte di tante persone, di tutte le fasce d’età, che hanno accolto l’invito a fare la propria parte in questo difficile momento. E’ stato un servizio importante, e sicuramente necessario in queste settimane, ed è stato apprezzato dai cittadini, come dimostrano le tante telefonate di ringraziamento ricevute». Valter Colla, già conosciuto in paese per aver collaborato per associazioni e iniziative, non si è limitato a ricevere le richieste e organizzare il lavoro dei volontari, e ha a sua volta svolto consegne: «E’ stato come riprendere le fila delle mie esperienze passate nel campo del volontariato. Mi fa piacere darmi da fare per gli altri, è nel mio carattere. E ho la fortuna di essere coadiuvato da mia moglie che mi ha dato una grossa mano nel ricevere le telefonate e organizzare le richieste».

I numeri

Il servizio messo in campo dai volontari, sotto l’egida del Comune e delle associazioni, ha permesso di risolvere problemi che avrebbero incontrato molti cittadini nel dover fare la spesa o muoversi da soli per incombenze varie: «In due mesi si sono fatti poco meno di quattrocento trasporti – traccia un bilancio Colla -. Dall’inizio di maggio i numeri si sono considerevolmente abbassati, ma nei momenti più intensi, nelle settimane di blocco totale, si ricevevano decine di telefonate ogni mattina». Seppure con numeri inferiori, il servizio di consegna a domicilio è ancora attivo: «Siamo ancora a disposizione per le persone con più di 65 anni – conferma Colla -, o per chi, per diverse ragioni, non può ancora uscire di casa».

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