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La Valsesia ricorda Emanuele Peraldi, morto a soli 47 anni

Noto e stimato manager alla “Giacomini”, era stato soccorritore a Mera e nel gruppo “E.le.menti dal Borg”.

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La Valsesia ricorda Emanuele Peraldi, morto a soli 47 anni. Noto e stimato manager alla “Giacomini”, era stato soccorritore a Mera e nel gruppo “E.le.menti dal Borg”.

La Valsesia ricorda Emanuele Peraldi, morto a soli 47 anni

Dopo lo sconcerto per la scomparsa improvvisa, resta di lui il ricordo di un padre e marito premuroso, un bravo manager, un uomo che viveva il territorio. Emanuele Peraldi aveva solo 47 anni: sabato scorso è stato colto da un malore, e non c’è stato nulla da fare nonostante gli sforzi del personale sanitario. Risiedeva con la famiglia a Serravalle, ma era molto conosciuto in tutta la zona e anche oltre, sia per la sua professione che per l’impegno nel mondo del volontariato.

Il ricordo della “Giacomini”

Emanuele era responsabile delle risorse umane della azienda “Giacomini” di San Maurizio D’Opaglio. Ed è proprio la nota azienda a ricordarlo così sulla sua pagina social. «Con profonda tristezza condividiamo la notizia della scomparsa del nostro responsabile delle risorse umane per oltre vent’anni e, soprattutto, una presenza preziosa nella vita di tutti noi. Emanuele ha rappresentato il cuore umano della nostra azienda. Con il suo modo di fare gentile, il suo ascolto attento, il rispetto autentico per ogni persona, ha saputo creare relazioni vere e far sentire ogni collega accolto, compreso, valorizzato. Per lui, il benessere delle persone e la crescita dell’azienda sono sempre andati di pari passo».

«Ha cercato soluzioni con equilibrio, visione e profonda responsabilità, diventando per tutti un punto di riferimento. Ci mancherà immensamente. Siamo vicini con affetto alla sua famiglia, in particolare alla moglie e al figlio, ai quali va il nostro pensiero più sincero».

Chi lo ha conosciuto in ambiente lavorativo ricorda quindi una persona integerrima e sempre attenta ad ogni aspetto del ruolo che rappresentava in ambito aziendale.

La passione per il carnevale

Molte altre persone però hanno avuto modo di entrare a contatto con Peraldi nella vita privata. L’uomo era stato uno dei fondatori degli “E.le.menti dal Borg”, uno dei gruppi che animano il carnevale di Borgosesia.

«Pensare che il nostro amico non è più qui con noi ci spezza il cuore e proviamo un dolore grande. Emanuele per tutti noi innanzitutto era un grande papà. Viveva per suo figlio a cui tra l’altro aveva anche trasmesso la passione per la tradizione del carnevale che condividevano insieme come altri passatempi – sottolineano gli E.le.menti in maniera unanime -. Emanuele era peraltro stato tra i primi a credere nel nostro gruppo ed era sempre presente quando avevamo bisogno. Il vuoto lasciato dalla sua scomparsa è immenso».

Oltre a dare il suo aiuto in ambito organizzativo, il valsesiano era solito scendere in piazza anche a sfilare. «Pensare che con lui abbiamo condiviso la mascherata un mesetto fa ed ora è in cielo ci distrugge – ricordano gli amici del carnevale -. Emanuele era sempre con il sorriso, una persona che sapeva anche trascinare…»

L’esperienza con il soccorso piste

Peraldi è ricordato anche in alta valle. Da giovane aveva praticato sci a livello agonistico. A seguire aveva deciso di mettere a disposizione degli altri le sue conoscenze tecniche diventando soccorritore volontario sulle piste sciistiche di Mera.

Una vita intensa, insomma, conclusa improvvisamente e inaspettatamente. Emanuele ha lasciato la moglie Elisa, il figlio Lorenzo, la sorella Michela con Piero e le nipoti Nicole e Martina, i suoceri Maria e Gualtiero. Il funerale è stato celebrato nella chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo di Borgosesia.

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