Cronaca
Estorcevano denaro con aggressioni brutali: arrestati
Estorcevano denaro con aggressioni brutali: arrestati. Nei guai I.M. di anni 31 e M.Z. di anni 29, originari del Pakistan con dimora nel Novarese da diversi anni.
Estorcevano denaro con aggressioni brutali: arrestati
L’increscioso episodio è avvenuto nella tarda mattinata del 14 settembre in centro Novara, nelle vicinanze della stazione ferroviaria: a quell’orario si registra un’alta affluenza di studenti e lavoratori in attesa dei mezzi di trasporto pubblico per il rientro a casa. La vittima, A.U. di 35 anni, anch’egli originario del Pakistan, mentre si trovava a bere un caffè insieme a un conoscente a un tavolino esterno di un bar in piazza Garibaldi è stato avvicinato da un suo connazionale che, improvvisamente, gli ha sottratto il telefono cellulare che aveva appoggiato sul tavolino.
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A.U., sorpreso e infastidito dal gesto, ha provato a chiedere spiegazioni: il suo connazionale l’ha subito zittito intimandogli di consegnare immediatamente sia il telefono cellulare sia il denaro contante che aveva al seguito e che in caso contrario, sarebbe stato picchiato violentemente.
“Dovete ammazzarlo”
Mentre la vittima cercava di ripararsi dai violenti colpi che stava ricevendo dal soggetto armato della mazza da baseball, anche il connazionale che aveva preteso il denaro iniziava a colpirlo incitando nell’azione i complici con la frase “COLPITELO PIU’ FORTE…DOVETE AMMAZZARLO”.
Come riporta Prima Novara gli avventori hanno quindi deciso di chiamare le forze dell’ordine. L’intervento immediato degli agenti della Squadra Mobile della Questura di Novara ha permesso di raccogliere consistenti elementi a carico di I.M. e M.Z al fine di comprovare le rispettive responsabilità.
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Nondimeno, l’utilizzo da parte di M.Z. di una mazza da baseball, e il fatto che questa fosse prontamente reperibile al momento del “bisogno” mostra la pericolosità sia dei soggetti arrestati sia dell’azione da loro posta in essere ed emerge una più generica riluttanza delle norme sociali e giuridiche.
Arresto
I due soggetti sono stati quindi tratti in arresto ed associati presso la Casa Circondariale di Novara a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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