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I pescatori di Gattinara salvano i pesci intrappolati dopo la piena. LE FOTO

L’alluvione dell’altra settimana aveva ostruito un ramo del Sesia che ora si sta prosciugando.

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I pescatori di Gattinara salvano i pesci intrappolati dopo la piena. L’alluvione dell’altra settimana aveva ostruito un ramo del Sesia che ora si sta prosciugando.

I pescatori di Gattinara salvano i pesci intrappolati dopo la piena

Quintali di pesci spiaggiati, ma ancora vivi, sono stati recuperati nel Sesia dai pescatori di Gattinara. La piena dell’altra settimana ha portato sassi e detriti, che si sono depositati all’imbocco di un ramo del fiume a Gattinara. Si è formata così una barriera, che ha creato una lanca dove sono rimasti imprigionati numerosi pesci.

Con il defluire delle acque i poveri animali sono rimasti in secca. E così i soci della “Società pescatori sportivi” di Gattinara, insieme a rappresentanti della Fipsas di Vercelli e ad alcune guardie volontarie novaresi, hanno lavorato per diversi giorni a cavallo della Pasqua per mettere in salvo trote, carpe e molte altre specie ittiche.

«Non appena le acque sono ritornate ai livelli normali – spiega Mario Mantovani, presidente della “Sps Gattinara” – il ramo che si apre poco dopo il ponte di Romagnano, dall’ex-colonia Bertotto, va fino alla Ca’ d’Assi e supera il laghetto del Mallone, non è stato più alimentato dal fiume: l’imbocco infatti è stato ostruito da un rilevante cumulo di detriti. Questo ha fatto sì che moltissimi pesci rimanessero bloccati nello specchio d’acqua, destinato a ridursi sempre più e mettendo in serio pericolo la loro vita».

Intervengono i pescatori

Così una quindicina di persone, tra cui sette pescatori sportivi, si è armata di stivaloni, reti e attrezzature varie per portare soccorso alla fauna ittica, intervenendo prima che morisse asfissiata.

«Avevamo ben presente la situazione del 2020, nei giorni in cui crollò il ponte di Romagnano – ricorda Mantovani -. Anche allora la piena aveva portato molto materiale davanti all’entrata del ramo gattinarese e, al ritirarsi delle acque, i pesci erano rimasti bloccati. Anche in quell’occasione recuperammo molti animali, come questa volta. Nel laghetto abbiamo trovato barbi, carpe, trote e cavedani, quasi tutti di notevoli dimensioni. Li abbiamo ripescati e reimmessi nel Sesia, in un tratto a monte, non soggetto a secche improvvise. Adesso serve che venga quanto prima rimosso il materiale di occlusione, in modo che questo ramo del Sesia possa tornare ad essere alimentato».

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