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Romagnano, con il Venerdì Santo ci sarà anche la rappresentazione dei ragazzi

Coinvolte le scuole medie e la quarta e quinta primaria. Appuntamento per la serata di sabato 18 aprile.

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Romagnano, con il Venerdì Santo ci sarà anche la rappresentazione dei ragazzi. Coinvolte le scuole medie e la quarta e quinta primaria. Appuntamento per la serata di sabato 18 aprile.

Romagnano, con il Venerdì Santo ci sarà anche la rappresentazione dei ragazzi

L’idea era già stata avanzata nel 2020, ma la pandemia aveva tarpato le ali a un’iniziativa che si proponeva di espandere il già ricchissimo programma delle “Sacre rappresentazioni del Venerdì Santo” di Romagnano: coinvolgere anche la parte più giovane della popolazione in una recita in cui i ragazzi siano i protagonisti di tutti i ruoli principali. Una specie di “scuola” del Venerdì Santo, per formare gli attori del futuro, ma anche per farli crescere sul palcoscenico della rappresentazione.

L’iniziativa si concretizzerà durante la 262ma edizione della grande che precede la Pasqua, quest’anno in scena dal 17 al 20 aprile. Per organizzarla è stato indetto un incontro con i genitori dei bambini delle classi quarte e quinte della scuola primaria e delle tre classi della secondaria di primo grado. La riunione si terrà questo sabato 15 febbraio alle 11, all’interno della Badia.
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Un vivaio da far crescere

«Abbiamo deciso di far crescere il vivaio dei futuri protagonisti delle nostre Sacre rappresentazioni facendoli immergere fin da piccoli non solo nell’atmosfera che respira chi assiste ai quattro giorni di recita, ma anche vivendola in prima persona – spiega il presidente del Comitato Paolo Arienta -. Abbiamo dovuto aspettare cinque anni per poterne riparlare, ma questo tempo ci è servito per curare al meglio l’organizzazione».

Per esempio, si è deciso di far utilizzare ai ragazzi le stesse scenografie dei “grandi”. La recita è fissata per sabato 18 aprile e si inserirà tra la rappresentazione classica e prima dell’inizio dei quadri previsti per la giornata culminante, che si conclude con la Resurrezione del Signore.

Il lavoro di queste settimane

«Per decidere quante e quali scene rappresentare, abbiamo bisogno di conoscere il numero dei ragazzi che vorranno aderire – spiega Arienta -. In base a ciò, potremo definire e attribuire i vari ruoli e stabilire in quale contesto inserirli. Ricevute le adesioni, verso fine febbraio intendiamo assegnare le parti, per iniziare quanto prima le prove». Se ne saprà di più dopo l’incontro di sabato.

Il maggiore coinvolgimento della popolazione rispetto al passato è iniziato già da qualche tempo, con la volontà di formare due attori per ognuno dei ruoli principali, in modo da avere una possibilità di sostituzione, in caso uno degli attori non si sentisse bene, ma anche per diversificare la recita. Molti degli attori che non si esibiscono tra il giovedì e il sabato sono infatti impiegati nella replica della domenica.

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